Bonotto vince il premio come Sustainable Producer ai Green Carpet Fashion Awards 2018 di Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con Eco-Age.
L’evento si è svolto ieri, domenica 23 settembre, presso il Teatro alla Scala di Milano, in chiusura della settimana della Moda milanese. I GCFA, Italia, celebrano i traguardi raggiunti in materia di sostenibilità all’interno della filiera della moda e del lusso.
L’ambito award, nella categoria sustainable producer, è stato consegnato dagli attori Stefania Rocca e Hu Bing a Giovanni Bonotto, direttore creativo della manifattura BONOTTO che era vestito Zegna per l’occasione, con un abito disegnato da Alessandro Sartori.
BONOTTO é una manifattura tessile alla quarta generazione fondata nel 1912 per produrre, all’inizio, cappelli di paglia, acquisita dal gruppo Ermenegildo Zegna nel 2016. Cinquant’anni più tardi questa competenza creativa e manifatturiera venne trasformata in un piccolo gioiello di produttività tessile in crescita parallela al sistema moda italiano. Oggi oltre duecento maestri d’arte si dedicano alla creazione d’incredibili tessuti artistici che vengono scelti dalle più importanti ed interessanti aziende di moda di tutto il mondo.
Giovanni Bonotto è diventato ambasciatore di un nuovo modo di pensare e di produrre, che lo riporta quasi alle origini della produzione tessile, e che battezza nel concetto di “Fabbrica Lenta”.
Questa manifattura nata in provincia di Vicenza racchiude in sé anche la FONDAZIONE BONOTTO che dai primi anni Settanta ad oggi ha raccolto numerosissime testimonianze, oltre 15.000 documenti, tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni di artisti Fluxus e Video Artist. Nella fabbrica lenta hanno vissuto e creato artisti come Yoko Ono, Joseph Beuys e John Cage, e ad oggi le opere sono esposte all’interno della stessa produzione fruibili soprattutto dagli artigiani tessili dell’azienda.
Tutte queste contaminazioni anno dato vita ad un “tessuto lento” che per l’occasione della Milano Fashion Week diventa anche “Plastic Garden”, l’arazzo di 70 metri che rivestono le otto colonne del Teatro Alla Scala e realizzato con il tessuto Gardening Bonotto: un filato prodotto con oltre 300kg di plastica riciclata ottenuta dalle bottiglie di uso comune.
Sempre con Gardening Bonotto sono stati confezionati gli abiti indossati da Stefania Rocca e Dragana Capasa indossati sul green carpet.
“I tessuti riportano un discorso di Joseph Beuys – afferma Giovanni Bonotto- uno dei più grandi artisti del ‘900 e il primo che ha indagato il rapporto Uomo-Natura, e sono realizzati con il filato “Gardenig Bonotto” di poliestere riciclato proveniente da bottiglie di plastica. La tecnica di tessitura é quella del Jumbo Jacquard, uno speciale telaio meccanico della Fabbrica Lenta Bonotto, e il tessuto è composto da 20.000 inserzioni di filo al metro ed è stato tutto lavorato a mano dalle maestre tessitrici per 200 ore” conclude Bonotto.
Gli abiti sono stati disegnati da Ennio Capasa che afferma: “ho disegnato due abiti dalle linee essenzial per Stefania Rocca e mia moglie Dragana, per evidenziare al massimo i tessuti sviluppati con Giovanni Bonotto che raccontano alcuni pensieri del grande artista Joseph Beuys sulla sostenibilità. Ho scelto il bianco e il blu cielo, simboli dell’aria e dell’acqua, l’essenza della vita”.